Difficile poter apprezzare un'opera d'arte sul web; ci sono dei limiti alla resa fedele dei colori e delle proporzioni. Ovviamente la bontà di un dipinto si verifica solo di fronte all'originale.
La documentazione che presento in queste pagine è una selezione di acquerelli su carta ed acrilici su tela scelti fra quelli realizzati durante gli ultimi venticinque anni di lavoro.
Nel posizionare le immagini, non ho seguito una sequenza cronologica bensì un criterio visivo ed ho avvicinato certe opere anche se realizzate a distanza di tempo.
L'esperienza fin qui fatta svela un processo di evoluzione che dallo spazio interiore si esprime verso l'esterno in modo tutt'altro che ordinato e sequenziale.
Può capitare che una composizione del 1988 trovi la sua più naturale prosecuzione in una nuova composizione del 2002, mentre altre direzioni sono state nel frattempo sperimentate, messe momentaneamente da parte, poi riprese.
Tutte le direzioni convergono tuttavia verso un unico "disegno".
Un disegno non visibile nella sua interezza.
Senza Titolo - Perugia 1980 - Acquerello su Carta - cm 14 x 17 - Collezione Privata, Roma
Senza Titolo - New York City 1982 - Acrilico e Carta su Tela - cm 38 x 44 - Collezione Privata
Senza Titolo - New York City 1985 - Acquerello su Carta - cm 14 x 21 - Collezione Privata Hamburg
Untitled - New York City 1984 - Acquerello e Carta su Carta - cm 17 x 18 - Collezione Fontana Hentschel, Berlin
Ohne Titel - Berlin 1988 - Acrilico, Pastello, Carta e Balsa su Tela - cm 40 x 45 - Collezione Hellermann, Berlin
Untitled - New York City 1985 - Acquerello su Carta - cm 17 x 19 - Collezione Privata Zürich
Senza Titolo - New York City 1985 - Acquerello su Carta - cm 16 x 17 - Collezione Renzo Salvadori, Perugia
Le parole non sono la vita ma i poeti sanno come renderle più fresche e più vive di un torrente.
Le sette note musicali sono suoni in sé privi di significato che, combinati in un certo modo, possono diventare più eloquenti di una schietta giornata di sole.
Anche con linee e colori si può rendere omaggio alla vita.
Ma non basta riempire una tela di forme e colori qualsiasi per realizzare una vera opera d'arte astratta. Come il linguaggio verbale e quello musicale, anche il linguaggio visivo ha le sue regole che bisogna imparare a conoscere ed usare se si vuole davvero dire qualche cosa che abbia un senso compiuto.
Dipingere significa osservare il mondo, inebriarsi dei suoi colori e trasformare la sua infinita varietà nelle più sintetiche forme del pensiero. Questo significa astrarre.
"Dipingere non è copiare servilmente l'oggetto, è cogliere l'armonia fra numerosi rapporti e trasferirli in un sistema proprio, sviluppandoli secondo una logica nuova e originale." (Cézanne)
Senza Titolo - San Juan 1984 - Acquerello su Carta - cm 18 x 15,5 - Collezione Fontana Hentschel, Berlin
Senza Titolo - San Juan de Puerto Rico 1984 - Acquerello su Carta - cm 18 x 21 - Proprietà dell'Artista
Ohne Titel - Acrilico su Tela - cm 90 x 100 - Berlin 1987 - Collezione Cannevale Stentella, Perugia
Composizione 6 - Acrilico su Tela - cm 30 x 120 - Lanuvio 1998 - Collezione Cannevale Stentella, Perugia
Omaggio a PMHM - Acrilico su Tela - cm 110 x 120 - Roma 1991 - Collezione Mancini Sereni, Perugia
Senza Titolo - Acrilico su Tela - cm 30 x 100 - Lanuvio 1994 - Collezione Mancini Sereni, Perugia
Composizione 8.2002 - Acrilico su Tela - cm 70 x 90 - Berlin 2002 - Collezione Mancini Sereni, Perugia
Ci sono progetti di cui siamo coscienti e "progetti" di cui, invece, non siamo del tutto consapevoli; percorsi che si svelano passo dopo passo; sentieri che, lungo il corso di un'esistenza, diventano strade e ci conducono molto più lontano di tutte le cose che sappiamo o crediamo di sapere.
Il progetto della mia vita si rivela attraverso l'arte.
Ho iniziato dipingendo paesaggi, nature morte e ritratti.
Ben presto mi sono accorto che il vero contenuto della pittura è la sua forma.
"Guarda, vorrei vederli qui, davanti al tuo brutto muso e a me coi miei tubetti e i miei pennelli fra le zampe, tutti coloro che scrivono di noi... Sono a mille miglia...E figurati se sanno che sposando una tonalità di verde a un rosso si rattrista una bocca o si fa sorridere una guancia." (Paul Cézanne).
In pittura i contenuti dipendono sempre dalla forma.
Composizione 23 - Acrilico su Tela - cm 80 x 100 - Berlin, 2003/08 - Collezione Fario Sciurpi, Perugia
Composizione 3 - Acrilico su Tela - cm 91,4 x 91,4 - Aprilia 2002 / Berlin 2004 - Collezione Pierantoni, Perugia
Composizione 15 / 2003 - Acrilico, Pasta Modellabile e Balsa su Tela - cm 80 x 80
Berlin 2003 - Collezione Privata, Perugia
Composizione 6/09 - Acrilico e Carta su Tela - cm 90 x 100 - Aprilia 2009 - Collezione Privata
Composizione - Acrilico su Tela - cm 100 x 100 - Berlin 2003 - Collezione Renzo Salvadori, Perugia
Senza Titolo - Acrilico e Carta su Tela - cm 30 x 30 - Roma 1990-95 - Collezione Renzo Salvadori, Perugia
Composizione 7 - Acrilico e Carta su Tela - cm 60 x 60 - Berlin 2003 - Collezione Renzo Salvadori, Perugia
Composizione 7 - Acrilico su Tela - cm 60 x 80 - Aprilia, 2004 - Orso Maria Cattaneo Della Volta, Berlin
Potrà forse sembrare utopico, ma immagino delle composizioni che siano il frutto dell'ininterrotta gestualità di Pollock e della sapiente e profonda costruzione di Cézanne, di Matisse, di Mondrian.
La materia spontanea e la forma imprevista che nascono dalla continuità di un gesto; un gesto che sia il frutto di un attimo di concentrazione. Un gesto non interrotto dal pensiero. Talvolta l'universo appare nell'istante.
Ci vuole certamente sensibilità, talento ed intelligenza, ma non basta. Bisogna lavorare una vita intera per riuscire, se si è capaci, ad esprimere l'universale in un gesto spontaneo. Gli antichi cinesi lo sapevano. Esprimere il tutto nell'uno.
In una lettera del 14 Febbraio 1948 Henry Matisse scrive: "Il pittore debuttante pensa di dipingere col cuore. Anche l'artista al termine del suo sviluppo pensa di dipingere col cuore. Ma solo quest'ultimo ha ragione perché l'allenamento e la disciplina che si è imposto gli permettono di accettare gli impulsi."
Dare libero sfogo ai propri istinti non è una condizione sufficiente per creare un'opera d'arte.
Composizione 1-2010 - Acrilico su Tela - cm 55 x 85 - Aprilia, 2009-10 - Proprietà dell'Artista
Untitled - Acrilico e Balsa su Tela - cm 40 x 45 - New York City, 1984 - Collezione Privata, Frankfurt a.M.
Composizione 3 - Acrilico su Tela - cm 40 x 50 - Berlin, 2002 - Collezione Battaggion, Berlin
Quadrato Blu - Acrilico su Tela - cm 40 x 45 - Berlin 1987 - Collezione Renzo Salvadori, Perugia
Composizione 22 / 2014 - Acrilici su Tela - cm 115 x 150 - Berlin 2014 - Proprietà dell'Artista
Composizione 8-2009 - Acrilico, Balsa e Matita su Tela - cm 45 x 70 - Aprilia, 2007-09 / Berlin 2012 - Proprietà dell'Artista
Composizione 3/2003 - Acrilico e Pastello su Tela - cm 20 x 80 - Berlin 2003 - Collezione Pierantoni, Perugia
A volte si fa uno schizzo, si studia la composizione, si cerca di programmare questo e quel colore. Strada facendo, il progetto cambia.
Costringere il pennello in un cammino già tutto deciso non conduce a risultati apprezzabili. Bisogna rischiare. Bisogna mettere tutto se stesso nel pennello e non solo quella parte sicura che sa.
In pittura, i buoni risultati non sono mai solo della parte che sa.
Isamu Noguchi, diceva che ci sono due modi per affrontare la questione: si può partire da un'idea e cercare di realizzarla passo dopo passo; oppure si inizia senza sapere e, seguendo il proprio intuito, si finisce per trovare delle soluzioni più complete di tutte quelle che si potevano immaginare.
Talvolta uno "sbaglio" della mano allunga troppo la pennellata e la sagoma che si stava minuziosamente dipingendo è stravolta. Prima simili circostanze m'irritavano; ora, ho imparato ad aspettare, osservare e capire che spesso quello "sbaglio" vuol dire qualche cosa.
La pittura m'insegna a vivere.
Dipingere è un processo di continua costruzione e de-costruzione.
Un processo lungo.
Quando sembra che tutto sia perduto, nasce inaspettata l'opera.
Bisogna rischiare di perdere ciò che si ha se ciò che si ha non ci soddisfa pienamente.
Ma ci vuole tempo, molto tempo, tanto lavoro ed una gran pazienza.
A volte passano giorni, settimane e mesi; è capitato talvolta che io abbia completato un'opera dopo qualche anno...
Questi sono i tempi dell'arte.
I titoli, le parole, i commenti, le mostre ed i musei; viene tutto dopo.
Quando le forme ed i colori hanno già detto tutto.
Senza Titolo - Acrilico e Pastello su Tela - cm 30 x 120 - Berlin 1989 / Roma 1992 - Collezione Pierantoni, Perugia
Composizione 5/09 - Acrilico, Carta e Pastello su Tela - cm 30 x 140 - Aprilia 2009 - Proprietà dell'Artista
"Non è mai troppo tardi per avere un'infanzia felice"
Acrilico e Olio su Tela - cm 30 x 140 - Berlin 1989 - Proprietà dell'Artista
Composizione 1/87 - Acrilico su Tela - cm 160 x 450 - Berlin 1987 - Proprietà dell'Artista
Inizio con un colore a cui segue un altro colore. Da quel rapporto ne nasce un terzo e così via. Ma il colore ha anche un'estensione e, mentre si espande sulla tela, è necessario dargli una forma.
Le misure e le relazioni fra le parti generano sequenze che devono saper ricreare i ritmi della vita senza tuttavia fossilizzarsi sull'apparenza contingente di poche cose che, oggi, un momento dopo, hanno già cambiato aspetto.
Percorrendo lo spazio delle città in cui viviamo, la coscienza si disintegra in un mare di frammenti che inibiscono una visione d'insieme.
Nello spazio ideale della pittura, il caotico flusso di oggetti si distilla nelle forme schiette e solari dello spirito evocando delle sintesi più armoniche.
Nei dinamici e mutevoli spazi odierni, ciò che davvero importa non sono le cose e, tanto meno, la loro fugace apparenza (per questo c'è la fotografia e la televisione..) quanto invece la possibilità di stabilire delle relazioni fra di esse.
Bisognerebbe oggi rappresentare tutte le cose da tutti i possibili punti di vista.
Ritrovare l'essere nel divenire.
Ohne Titel - Acquerello su Carta - cm 15 x 30 - Berlin 1987 - Famiglia Razzi, Perugia
Composizione 25 / 2014 - Acrilici su Tela - cm 80 x 150 - Berlin 2014 - Proprietà dell'Artista
Untitled - Acquerello su Carta - cm 11 x 26 - New York City 1985 - Collezione Privata, Barcelona
Composizione 2 - Acquerello su Carta - cm 18 x 26,5 - New York City 2002 / Aprilia 2010 - Proprietà dell'Artista
Composizione 18/2012 - Acrilico su Tela - cm 90 x 100 - Berlin 2011-12 - Proprietà dell'Artista
Composizione 30/2012 - Acrilico su Tela - cm 70 x 180 - Berlin 2011-12 - Proprietà dell'Artista
Composizione 22/2012 - Acrilico su Tela - cm 120 x 180 - Berlin 2011-12 - Proprietà dell'Artista
La bellezza di certe combinazioni di colore, la giustezza di certi giochi della forma non s’insegnano, non s’imparano e tanto meno si spiegano a parole. Ci sono o non ci sono; si sanno riconoscere oppure non. Il colore ha una forza espressiva in sé che bisogna saper calibrare, come le note di una composizione musicale.
Non basta riempire una tela con forme e colori qualsiasi per realizzare un’opera d’arte astratta; così come non è sufficiente ai fini della creazione di un testo letterario o musicale, una giustapposizione qualsiasi di parole o di note.
Così come nel linguaggio verbale, con delle stesse parole si possono dire delle scempiaggini oppure costruire delle bellissime frasi ricche di significato, così anche con il linguaggio delle forme e dei colori. Il vocabolario è lo stesso ma la differenza tra un’immagine dal senso compiuto ed una priva di significato è data dall’uso che si sa fare di quel vocabolario.
In assenza di regole e canoni certi per la pittura nuova, noi siamo oggi ad uno stadio primitivo in cui tanti analfabeti vorrebbero far credere di saper scrivere poesie.
Come sempre, quando c’è confusione, i venditori di fumo hanno buon gioco.